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Metildrostanolone: il nuovo doping nel mondo dello sport
Il mondo dello sport è sempre stato caratterizzato da una continua ricerca di nuove sostanze che possano migliorare le prestazioni degli atleti. Negli ultimi anni, una nuova sostanza ha attirato l’attenzione degli esperti di doping: il metildrostanolone. Questo composto, noto anche come Superdrol, è stato sviluppato negli anni ’50 come farmaco per il trattamento di alcune malattie, ma è stato successivamente abbandonato a causa dei suoi effetti collaterali. Tuttavia, negli ultimi anni, il metildrostanolone è diventato popolare tra gli atleti come sostanza dopante, grazie alle sue proprietà anabolizzanti e alla sua difficoltà di rilevamento nei test antidoping.
Origini e struttura chimica
Il metildrostanolone è un derivato sintetico del diidrotestosterone (DHT), un ormone steroideo naturale presente nell’organismo umano. È stato sviluppato per la prima volta negli anni ’50 dalla società farmaceutica Syntex come farmaco per il trattamento di alcune malattie, tra cui l’anemia e l’osteoporosi. Tuttavia, a causa dei suoi effetti collaterali, tra cui epatotossicità e virilizzazione nelle donne, il metildrostanolone è stato presto abbandonato come farmaco terapeutico.
Il metildrostanolone è un composto sintetico con una struttura chimica simile al diidrotestosterone, ma con l’aggiunta di un gruppo metile in posizione 17 alfa. Questo gruppo metile rende il composto più resistente all’enzima 3-alfa-idrossisteroide deidrogenasi, responsabile della conversione del DHT in una forma meno attiva. Ciò significa che il metildrostanolone ha una maggiore affinità per il recettore degli androgeni e una maggiore attività anabolizzante rispetto al DHT.
Meccanismo d’azione
Come tutti gli steroidi anabolizzanti, il metildrostanolone agisce legandosi ai recettori degli androgeni nelle cellule muscolari e stimolando la sintesi proteica. Ciò porta ad un aumento della massa muscolare e della forza. Inoltre, il metildrostanolone ha anche un effetto anti-catabolico, cioè previene la rottura delle proteine muscolari, che è particolarmente importante durante periodi di allenamento intenso.
Inoltre, il metildrostanolone ha anche un effetto sul sistema nervoso centrale, aumentando la motivazione e la concentrazione durante l’allenamento. Questo può portare ad un miglioramento delle prestazioni sportive e ad una maggiore resistenza.
Utilizzo nel doping
Nonostante sia stato abbandonato come farmaco terapeutico, il metildrostanolone è diventato popolare tra gli atleti come sostanza dopante. La sua difficoltà di rilevamento nei test antidoping lo rende molto attraente per gli atleti che cercano di migliorare le loro prestazioni in modo illecito.
Il metildrostanolone è disponibile in forma di compresse e può essere assunto per via orale, il che lo rende ancora più attraente per gli atleti che non vogliono sottoporsi ad iniezioni. Inoltre, il suo breve tempo di emivita di circa 8 ore significa che può essere rapidamente eliminato dal corpo, riducendo il rischio di rilevamento nei test antidoping.
Nonostante sia stato vietato dalle agenzie antidoping, il metildrostanolone è ancora ampiamente utilizzato dagli atleti di diverse discipline, tra cui bodybuilding, sollevamento pesi e sport di forza. Alcuni atleti hanno anche ammesso pubblicamente di aver utilizzato il metildrostanolone per migliorare le loro prestazioni.
Effetti collaterali
Come tutti gli steroidi anabolizzanti, il metildrostanolone può causare una serie di effetti collaterali, tra cui:
- Epatotossicità: il metildrostanolone può causare danni al fegato, soprattutto se assunto per lunghi periodi di tempo o a dosi elevate.
- Virilizzazione nelle donne: a causa della sua forte attività androgenica, il metildrostanolone può causare effetti virilizzanti nelle donne, come la crescita dei peli del viso e del corpo, la perdita dei capelli e l’ingrossamento del clitoride.
- Alterazioni del colesterolo: il metildrostanolone può causare un aumento del colesterolo cattivo (LDL) e una diminuzione del colesterolo buono (HDL), aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
- Alterazioni ormonali: l’uso di metildrostanolone può causare una soppressione della produzione di testosterone endogeno, che può portare a una serie di effetti collaterali, tra cui la riduzione della libido, la disfunzione erettile e la depressione.
Conclusioni
Il metildrostanolone è una sostanza dopante sempre più popolare nel mondo dello sport, grazie alle sue proprietà anabolizzanti e alla sua difficoltà di rilevamento nei test antidoping. Tuttavia, come tutti gli steroidi anabolizzanti, può causare una serie di effetti collaterali, alcuni dei quali possono essere gravi e persino irreversibili. Inoltre, l’uso di sostanze dopanti è vietato dalle agenzie antidoping e può portare a squalifiche e sanzioni per gli atleti che ne fanno uso. È importante che gli atleti comprendano i rischi associati all’uso di sostanze dopanti e si attengano alle regole e ai principi del gioco pulito nello sport.